presenta: |
SONGBIRD |
SCREAM IF YOU WANNA GO FASTER
di FABIO VOLINO
Palazzo dei Vendicatori. Stanza del combattimento simulato.
E' circondata, braccata: Songbird, l' acquisto più recente dei Vendicatori,
è in una situazione senza via di scampo. Piazzate tutt' intorno a lei vi sono
sette sfere, pronte a far fuoco.
"Rimani concentrata, Songbird" le consiglia Scarlet dall' esterno
"Ricorda le precedenti sessioni".
Poi, quasi all' unisono, le sfere iniziano a lanciare raffiche di energia:
Songbird le evita e, con un grido sonoro manifestazione del suo potere,
distrugge due dei suoi insoliti contendenti. Ma le altre cinque sfere,
rapidissime, si piazzano dietro di lei e sparano ancora. Una raffica colpisce
la donna alla spalla sinistra e la costringe ad atterrare.
"Terminare l' allenamento" dice Scarlet. Poi entra nella stanza e si
avvicina a Melissa:"Ti sei deconcentrata subito, così non va".
"Io non capisco" ribatte Songbird "il perchè di tutti questi
allenamenti, sembri quasi avercela con me. Sono quella che ne ha sostenuti di
più da quando sono entrata nel gruppo".
"E' la tua inesperienza che ti rende un facile bersaglio" spiega
Wanda Maximoff "I nemici che affrontiamo oggi non sono più quelli di un
tempo: sono spietati e non esitano a minacciare le persone a noi care per
raggiungere i loro scopi. Ciò che possiamo fare è precederli, intuire le loro
mosse... e controbattere al momento giusto".
"D' accordo, ma deve ricadere tutto su di me il peso di questa
responsabilità?" conclude Songbird, alzandosi e recandosi nella sua
stanza, gentilmente messa a disposizione da Tony Stark. E' l' alloggio migliore
che abbia mai avuto: non come i tuguri nei quali ha passato gran parte della
sua vita insieme a suo padre e Angar l' Urlatore. Per la prima volta in vita
sua Melissa Gold si sente a casa e spera ben presto di trovare anche una
famiglia. Angar... David... da quanto tempo non pensava a lui. Sembra passata
una eternità, eppure fino a pochi mesi fa stava ancora insieme a lui, rapinando
banche e vivendo una esistenza a volte troppo banale. Fino ad una rapina finita
in tragedia, all' arrivo del Barone Zemo e alla nascita dei Thunderbolts.
Melissa vuole togliersi di dosso tutto questo stress: si fa una lunga doccia,
indossa un accappatoio e quando esce vi è ad attenderla Abner Jenkins.
"Da quanto tempo sei qui?" chiede Songbird.
"Sin da quando l' acqua ha iniziato a scrosciare" risponde Abe
"Volevo parlarti".
"E di cosa? Occhio di Falco mi ha raccontato del diverbio che avete avuto.
La gelosia ti ha accecato a tal punto?".
"Io tengo a te, Melissa".
"Allora dimostri il tuo affetto in modo alquanto strano, credevo fossi
riuscita a farti capire che in molte cose posso e voglio cavarmela da sola. Non
sono più una ragazzina impaurita".
"Volevo solo chiederti scusa, tutto qui: spero di poter meritare il tuo
perdono".
Melissa allontana il suo sguardo:"Ci penserò, Abe. Come procedono le
ricerche di Moonstone" chiede poi, cambiando volutamente argomento.
"Ancora in alto mare: le tracce cronali di Kang sono difficili da
rintracciare. Anzi, è meglio che ritorni al mio lavoro. A dopo".
Abner Jenkins esce, lasciando una Songbird alquanto pensierosa: tutto lo stress
deve essere ancora scaricato. Forse un po' d' aria fresca le farà bene.
Qualche minuto dopo.
Songbird osserva dall' alto una città ancora sconvolta dalla recente
invasione marziana, eppure già in forte ripresa: dalla devastazione stanno
infatti rapidamente sorgendo nuovi edifici, mentre i monumenti storici della
città si ergono ancora trionfanti. Anche se alcune zone vuote non potranno mai
più essere colmate.
Songbird plana verso il basso, vuole sentire l' aria sferzarle il volto, mentre
le ali rosa create dal suono della sua voce la fanno apparire simile ad una
farfalla. Si sente libera, in pace... ma il tutto ha breve durata: ad un tratto
il suono di un allarme richiama la sua attenzione e vi si dirige subito. Ma
ormai è troppo tardi: la gente ha già subito i suoi attimi di panico ed ora sta
provando a calmarsi, mentre le guardie di sicurezza della banca rapinata si
consultano sull' accaduto.
"Cos'è successo?" chiede Songbird.
"E lei chi è?" ribatte sprezzante una guardia.
"Non la riconosci, Joe?" interviene un altro "E' Songbird, dei
Vendicatori. Ci aiuterà". Il fatto che sia stata riconosciuta e che sia
stato chiesto il suo intervento è una strana sensazione per Melissa: chissà se
si abituerà mai.
"Il rapinatore era uno solo" spiega la guardia "Ma è stato
velocissimo: come è entrato si è subito capito quali erano le sue intenzioni.
Ma lui ci ha preceduto. E in pochi secondi ci ha messi fuori gioco, ci siamo
ripresi solo poco fa".
"E che arma ha usato?".
"Ecco, questo è l' aspetto più strano della vicenda: ha utilizzato la sua
voce!".
Songbird rimane stupita:"Può ripetere, per favore?".
"E' andata proprio così: era come se le sue grida fossero pugni, forti e
decisi. E terribilmente solidi. Non avevo mai provato una sensazione
simile".
"Ecco, signorina" dice facendosi avanti una guardia finora rimasta in
disparte "Non sono certo un bravo disegnatore, ma ho realizzato uno
schizzo del rapinatore".
Quasi tremando Songbird afferra il foglio e solo allora i suoi timori si
tramutano in realtà: il rapinatore è Angar l' Urlatore!
Palazzo dei Vendicatori.
"Non è possibile, Abe, non può essere stato Angar!" esclama
Songbird.
"Ne sei proprio certa?".
"E' morto tra le mie braccia! Colpito a bruciapelo da un proiettile.
Inoltre i suoi poteri sonici influivano sulle menti delle persone, non avevano
consistenza fisica. Per questo all' epoca formammo una coppia: lui era la
mente, io il braccio".
"Il problema" ribatte Abe "è che viviamo in un mondo dove
persino gli eventi fatali non sono così definitivi. E dove cambiare poteri è
all' ordine del giorno. Oppure è solo qualcuno che si finge Angar".
"I database dei Vendicatori potrebbero tornarci utili..." inizia
Songbird.
"Ma dimentichi che solo poche persone possono accedervi e noi non siamo
tra queste. Sfortunatamente Scarlet è uscita poco fa, ma potremmo
chiamarla...".
In quel momento una radio approntata da Abe per essere sintonizzata sulla
frequenza della polizia manda una interessante informazione:"A tutte le
unità. Nelle vicinanze della Sesta Avenue è in corso una rapina alla First
National Bank. Il rapinatore non è armato, ha capelli e baffi castani, età
approssimativa...".
"Deve essere lui!" afferma Songbird scattando in piedi "E' qui
vicino, ci vado subito".
E prima che Abe Jenkins possa ribattere qualcosa, lei è già uscita. L' uomo si
sente inutile, non vuole essere lasciato in disparte. Ma può fare qualcosa?
Forse sì!
Sesta Avenue.
E' giunta fin qui volando alla massima velocità, ma sembra sia arrivata in
ritardo. Gli allarmi risuonano in modo assordante, ma di Angar nessuna traccia.
Poi una donna la chiama e le indica la direzione in cui è fuggito il
rapinatore. Songbird continua la sua rincorsa, nonostante un mal di testa
improvviso che l' ha colta fin da quando è giunta sulla scena della rapina,
finchè da lontano non intravede una figura familiare. Si getta a capofitto
verso di lui, ma ad un tratto l' uomo svolta in un vicolo. Songbird,
imperterrita, continua a seguirlo, ma come svolta anche lei, si ritrova davanti
un fantasma del suo passato: Angar l' Urlatore è ancora vivo!
"Da... Dave?" balbetta Melissa.
"Sapevo che un giorno o l' altro ci saremmo rivisti, bambina. Era
inevitabile" ribatte Angar.
"Come... Come hai fatto a sopravvivere?".
"Non ha alcuna importanza: non sono io ad aver sbagliato nei tuoi
confronti, non sono io ad averti abbandonato".
Il mal di testa di Melissa diviene sempre più forte:"Mi dispiace, Dave,
non intendevo...".
"Ora basta!" grida Angar. Ed il suo urlo devasta la zona circostante,
alzando le cartacce e la sporcizia che caratterizzano questo vicolo. Songbird
costruisce uno scudo sonoro davanti a lei e riesce così a proteggersi, ma Angar
approfitta della situazione per fuggire.
Terminata l' insolita tempesta Songbird capisce di essere stata ingannata: era
tutta una illusione indotta dagli urli sonici di Angar, che hanno plasmato la
sua mente facendole vedere cose non vere. L' eroina riprende così il suo
inseguimento, fino a giungere in un complesso industriale abbandonato. Non è
ben chiaro cosa si producesse in questo edifici, essendovi ora rimasta solo la
desolazione e qualche cassa spsrsa qua e là. Ed è proprio da una di queste
casse che, veloce e improvviso, emerge Angar, che colpisce Songbird dietro la
testa. L' eroina si accascia e Angar sta per sferrarle un altro colpo, forse
fatale. Ma Melissa non ha affatto intenzione di arrendersi e, rotolando alla
sua destra, lancia un urlo sonico contro il criminale, che viene colpito in
pieno e scaraventato contro una cassa, che va in frantumi. E in quel preciso
momento il mal di testa che perseguita Songbird da diversi minuti scompare. E
davanti a lei c'è la spiegazione: l' uomo che ha affrontato non è Angar! E'
quasi difficile da credere, ma questa persona è riuscita a convicerla di essere
una persona morta per diverso tempo.
Il criminale, un uomo dai capelli neri sui 25 anni, si rialza, sfortunatamente
l' urlo non gli ha fatto perdere i sensi:"E brava la mia ragazza, ero
convinto di averti ormai sconfitto. Credo proprio di averti
sottovalutato".
"Chi sei?" chiese Melissa con un tono misto di rabbia e curiosità.
"Non dirmi che speri che, come nella migliore delle tradizioni, ora io ti
spieghi per filo e per segno le mie origini?".
"Sì, anche perchè sono certa che muori dal desiderio di raccontarle".
L' uomo sorride:"D' accordo, tesoro, vedrò di accontentarti. Mi chiamo
Terry Lindgard, ma il mio nome in codice è Scream: molto cinematografico, non
trovi? Sono un mutante, ma non sono interessato nè a dominare sull' homo
sapiens nè a instaurare una pacifica convivenza tra gli umani e i mutanti. Mi
importa solo di me stesso. Quando ho scoperto di avere questi poteri
inizialmente li ho nascosti, finchè sono venuto a conoscenza delle imprese di
due criminali: Angar l' Urlatore e Mimi Spaventia. Ne rimasi profondamente
affascinato: per alcuni gli idoli d' infanzia sono dei cantanti o degli attori,
per me furono quei due criminali. Perchè? Perchè finalmente mi avevano fatto
capire come usare al meglio le mie capacità. Grazie a loro due".
Songbird inorridisce nell' apprendere che la sua precedente identità, ora
totalmente rinnegata, possa aver dato vita ad un criminale: è proprio vero che
ogni azione che si compie può portare a conseguenze impensabili.
"Voi due eravate la mente e il braccio. Io sono tutti e due: i miei poteri
sonici possono infatti sia creare oggetti solidi che plasmare la mente delle
persone. Quando venni a sapere dei Thunderbolts, a cui tu appartenevi, e del
loro grande inganno perpetrato al mondo intero, mi chiesi come mai non vi fosse
Angar tra loro. La risposta era facile: doveva essergli accaduto qualcosa di
grave. Decisi allora di prendere il suo posto, coi miei poteri potevo farlo, di
far continuare al mio ispiratore, al mio modello di vita, le sue leggendarie imprese.
E così mi sono trasferito a New York, proprio mentre mi giungeva la notizia che
eri entrata nei Vendicatori. La cosa mi affascinò ancor di più: desideravo
avere uno scontro con te, perchè col tuo folle agire hai rinnegato la memoria
di Angar l' Urlatore".
"Ti sbagli!" ribatte Songbird "Ho solo scelto quella che era la
via giusta da seguire, la mia precedente vita era tutta sbagliata. Anche tu
stai commettendo un errore, un grande errore".
"Sto solo seguendo le mie aspirazioni, cosa c'è di male? E ora sei pronta
ad affrontarmi nuovamente?".
Un urlo dirompente prorompe da Scream e solo grazie alla sua prontezza di
riflessi Songbird riesce a controbattere a sua volta con un altro urlo sonico.
E' una battaglia di poteri e di volontà, entrambe equivalenti, in cui nessuno
pare destinato a prevalere. Solo che uno di loro ha qualche asso in più nella
manica e lo sfrutta al meglio.
"Melissa!".
Una voce familiare per l' eroina, che si volta:"P... Papà?".
"E' così che butti via la tua vita? Mi hai deluso molto".
"No, non sei reale! Tutto ciò è solo una illusione!".
"Esatto" conferma Scream "Ma ti ha fatto abbassare la guardia.
Proprio come volevo!". Un nuovo grido devastante fuoriesce dalla sua bocca
e colpisce in pieno Songbird, che viene scagliata violentemente all' indietro,
fino a sbattere contro un muro. L' impatto la lascia per un attimo senza fiato
e rischia di farle perdere i sensi.
"L' allievo che supera il maestro, anzi, la maestra" commenta Scream
"E che ora prenderà il suo posto". Ma qualcosa blocca il suo gesto,
due piccoli missili che esplodono davanti a lui, costringendolo ad
indietreggiare. Il criminale cerca il responsabile di questa azione e lo trova
sopra di lui: un tizio in un' armatura bianca e blu. Abner Jenkins, alias
Mach-1!
"Lasciala stare!" gli intima. "Ma guarda, il prode cavaliere che
accorre al salvataggio della sua bella. Come hai fatto a trovarci?".
"Le vostre voci delicate sono state una guida migliore dei miei
sensori".
Songbird nel frattempo cerca a fatica di rialzarsi, ma il suo corpo non
risponde: però deve farcela, ad ogni costo.
Scream lancia nuovi colpi sonici contro Mach-1, che però li evita agilmente.
Solo che non riesce a trovare il tempo per contrattaccare.
"Hai del talento, lo riconosco" afferma Scream "Ma io ho molte
altre frecce al mio arco".
Ad un tratto un forte mal di testa colpisce Mach-1 e il mondo attorno a lui
cambia: tutto diventa nero, c'è solo una luce in lontananza. E da quella luce
avanza una persona, tristemente nota ad Abe Jenkins.
"Goulding!". "Già, proprio io, l' uomo che hai ucciso senza
pietà quando eri leader del Sinistro Sindacato. Con che diritto ti vanti di
essere un eroe, tu che sei un assassino?".
"Ero... una persona molto diversa allora, una persona peggiore. E non
credere che ti abbia scordato: il tuo volto mi ricorda ogni giorno ciò per cui
sto combattendo".
"Ma peccati come questi non ti potranno mai essere perdonati".
Poi Goulding sparisce e viene sostituito dagli ex colleghi di lavoro di Abe,
che iniziano a deriderlo:"Guardatelo, Jenkins. Crede di essere un eroe,
così come credeva di essere un grande inventore. Che idiota!".
"State zitti, tutti quanti!" urla Abe. Ma grida al vuoto, sono tutti
scomparsi. E il paesaggio attorno a lui cambia ancora, diventa di un bianco
intenso. Poi qualcosa lo avvolge, qualcosa di appiccicoso: ragnatela!
"Ti piace, Scarabeo?" dice un Uomo Ragno deforme, il volto simile ad
un mostro "La tua ennesima sconfitta: così è stato, così sempre
sarà". E dietro a Spidey appaiono Devil, Capitan America, Occhio di Falco,
il Barone Helmut Zemo, Octopus, il Sinistro Sindacato, Justin Hammer. Tutti
uniti in un' unica, sola risata rivolta ad Abe.
"No, andatevene!" urla lui "Io sono cambiato, l' ho dimostrato
in questo tempo. Non potete negarlo!".
"Ti perdono, Abe". Questa voce, così angelica, così familiare... Sì,
è Melissa! Cosa ha detto? "Io ti perdono Abe, sei un uomo giusto e
valoroso e lo meriti".
Sono queste parole, il fatto che una persona abbia dimostrato di credere in
lui, che lo spingono a reagire: rialza la testa e osserva chi gli sta davanti.
Uno di questi è il suo avversario. Ma quale? L' Uomo Ragno, sì, Scream si finge
l' Uomo Ragno! Mach-1 non sa perchè, ma sa che è così. E in quel momento, come
se un intero castello di carte crollasse fin dalla base, l' allucinazione di Scream
ha termine e tutta la sua ardita impalcatura frana. E si ritrova solo, sotto
tiro da parte di Mach-1, che gli lancia contro due missili che solo per
miracolo il criminale riesce ad evitare. Poi Abe, prostrato da questo sforzo,
si accascia al suolo.
"Non è possibile" esclama Scream "Come ha fatto a sfuggire alle
mie allucinazioni? Ero quasi riuscito a farlo impazzire".
"Evidentemente hai sottovalutato anche lui". E' stata Songbird a
parlare, le sue gambe si reggono a malapena, sembra debba svenire da un momento
all' altro. Ma non ha alcuna intenzione di cedere. Alla giovane eroina sono
tornate in mente le parole di Scarlet:"I nostri nemici sono spietati, non
esitano a minacciare le persone a noi care per raggiungere i loro scopi".
Aveva ragione.
"Ma guardati" la canzona Scream "Non riesci nemmeno a reggerti
in piedi, ti sconfiggerò in pochi secondi".
Ma il criminale non sa che Songbird ha ricordato un altro insegnamento di
Scarlet:"Ciò che possiamo fare è precederli, intuire le loro mosse... e
controbattere al momento giusto".
Melissa osserva attentamente il suo avversario: prima i loro poteri si
eguagliavano, ma come Scream ha i suoi assi nella manica, anche Songbird li ha.
E questo sancisce la sua vittoria. Scream lancia un grido sonico contro la
donna, che però stavolta non controbatte. Si alza invece in volo, con le sue
leggiadre ali da farfalla, e si lancia contro il criminale. Costui fa appena in
tempo a stupirsi e ad ammirare la bellezza della giovane donna, prima di essere
investito dalla potenza devastante dei poteri sonici di Songbird, nei quali si
sono accumulati anche tutta la sua rabbia ed il suo risentimento. Scream non ha
idea di quanto tempo duri il suo volo, sa solo di aver perso i sensi prima
ancora di atterrare.
Songbird ha vinto, ma non può ancora permettersi di crollare, deve andare da
Abe. Si avvicina e lo scuote, finchè lui riprende i sensi:"Hnnn... Che mal
di testa. Cosa è successo, Melissa?".
"L' abbiamo sconfitto" risponde lei indicando il corpo svenuto di
Scream.
"Abbiamo? Temo di non aver fatto molto".
"No, ti sbagli. Sei riuscito a resistere ai suoi poteri e mi hai dato il
tempo di riprendermi. Senza di te me la sarei vista brutta".
"Ma non ho ancora capito come abbia fatto a indurmi a vedere quelle
allucinazioni: sembravano così reali".
"I suoi poteri sonici agiscono sulla mente" spiega Songbird "E
danno vita a tutti i nostri dubbi, le nostre incertezze, le nostre paure. Ma tu
sei riuscito a sconfiggerle".
"Ma era davvero tua la voce che ho sentito? E' stata quella a darmi la
forza di reagire".
"Io ti avevo visto in difficoltà e volevo aiutarti. E, non so come, ci
sono riuscita. Anzi no, forse lo so: i poteri di Scream non possono dividere,
cancellare, quelli che sono i rapporti di... affetto tra noi due. Siamo rimasti
uniti anche nelle avversità e per questo abbiamo vinto".
"Direi che hai imparato alla svelta e bene le lezioni dei
Vendicatori" commenta Abe "E ora sanciamo in modo definitivo i nostri
rapporti!".
Palazzo dei Vendicatori. Qualche ora dopo.
Dopo un pomeriggio passato a ballare Scarlet torna alla mansione,
leggermente esausta, ma anche euforica. Ad accoglierla sulla soglia vi sono
degli altrettanto sorridenti Songbird e Mach-1.
"E brava Scarlet" dice Melissa "Mentre tu ti divertivi, noi
salvavamo la città". Wanda chiede spiegazioni e i due gliele danno.
"Pare proprio che abbiate avuto una giornata intensa" commenta alla
fine Scarlet "E sono lieta che siate riusciti ad appianare le vostre
divergenze".
"Già, ma non credere di cavartela così" aggiunge Melissa "Una
sessione di allenamento ci aspetta e scommetto che riuscirò a batterti".
"Lo vedremo" ribatte Scarlet "Mach-1, che ne dici di aggregarti
a noi?".
"Davvero? Anche se non faccio parte del gruppo?".
"Certo. E ricordati: i Vendicatori non sono solo una squadra, sono anche
una famiglia".
"E così" conclude Songbird "E' proprio così".
FINE
Note dell' Autore: Un tempo l' eroina nota oggi come Songbird era una
criminale sprovveduta ed ingenua di nome Mimi Spaventia (Screaming Mimi in
originale), che dopo essere fuggita di casa dopo la morte della madre tentò di
trovare una nuova famiglia in gruppi malvagi come le Lottatrici, le Amazzoni o
i Signori del Male. Fu proprio mentre stava per unirsi a questi ultimi che
conobbe Angar l' Urlatore, anche lui facente uso di poteri sonici. Vissero
insieme per qualche tempo finchè Angar non rimase ucciso durante una rapina
(Uomo Ragno Deluxe 37).
Questa storia vuole dimostrare quanto ormai Songbird si sia lasciata alle
spalle questo tipo di passato, dopo che Occhio di Falco le ha mostrato la retta
via nei Thunderbolts. Del resto, come visto in Avengers Forever, era solo
questione di tempo prima che Songbird entrasse nelle fila degli Eroi più
potenti della Terra.
L' altro protagonista della storia è Mach-1, Abner Jenkins, su cui possiamo fare
un discorso simile. Diversamente non sarebbe riuscito a liberarsi della visione
di Scream. Ma alcuni atti del suo passato, in futuro potrebbero costargli caro,
come vedrete presto in una delle serie da me scritte.
Gli eventi di questo racconto hanno luogo prima di Vendicatori 12.